26 novembre 2009 DON FRANCESCO PIERPAOLI

"L'Agorà dei giovani del mediterraneo": a Loreto un'esperienza che da otto anni favorisce l'integrazione europea e rinsalda le comuni radici dell'Europa, partendo dai giovani.

Finalità, Storia
FinalitàL’Agorà dei Giovani del Mediterraneo è un progetto che si propone di creare delle relazioni significative e durature tra giovani cattolici dei diversi Paesi del Mediterraneo, nella prospettiva dell’apertura al dialogo con i giovani di altre confessioni, religioni e culture. Tali relazioni vanno costruite soprattutto favorendo la circolazione di informazioni ed esperienze tra le comunità giovanili dei Paesi coinvolti, in modo da poter stimolare nei giovani una crescita nella sensibilità culturale, sociale e politica, in vista del mutuo sostegno di tutte le Chiese e le Società che si affacciano sul Mediterraneo. L’Agorà si propone anche di stimolare una seria e documentata riflessione sull’importanza delle comuni radici cristiane e culturali dell’unione Europea e del Mediterraneo.
Il progetto si articola quindi in una serie di iniziative che coprono i settori più vari. Tra i più importanti legati al bene comune mettiamo in risalto: lo studio e l’approfondimento del patrimonio culturale che ha come obiettivo il riconoscimento delle reciproche tradizioni e lo sviluppo del dialogo culturale e lo sforzo verso una zona di pace e stabilità attraverso l'identificazione di un certo numero di principi da rispettare e di obiettivi ai quali mirare.

StoriaIl Progetto Agorà nasce a seguito delle riflessioni fatte, a partire dal 2001, durante gli incontri internazionali tenutisi a Loreto, presso il Centro di pastorale giovanile Giovanni Paolo II. Tali incontri, tradizionalmente svoltisi nel mese di settembre, hanno visto protagonisti giovani leader di pastorale giovanile e pastorale missionaria dei Paesi del Mediterraneo, che si sono confrontati su tematiche attuali, quali fede, etica, economia e politica, aiutati da esperti di fama nazionale ed internazionale. Nel 2001 il Centro Giovanni Paolo II organizza il primo Meeting Internazionale tra i giovani delle due sponde dell’Adriatico (vedi allegato). Si tratta di un’iniziativa che mira non soltanto alla solidarietà nei confronti dei paesi dell’ Est; il suo intento specifico è un altro, e consiste nell’approfondire il comune patrimonio di fede in Gesù Cristo. Questa esperienza dà il via a ciò che sarà l’Agorà dei Giovani del Mediterraneo.
Dall’anno successivo (settembre 2002), infatti Il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile e l’Ufficio Nazionale per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese della Conferenza Episcopale Italiana, in collaborazione con il Centro Giovanni Paolo II di Loreto, hanno dato inizio ad una iniziativa intitolata Sulle acque passerà la Sua via - Agorà dei Giovani del Mediterraneo.
L’Agorà si rivolge a giovani cattolici provenienti da tutti i Paesi del Mediterraneo, allo scopo di far nascere e cementare relazioni significative e durature tra i giovani appartenenti ad associazioni cristiane dei diversi Paesi del Mediterraneo, favorendo l’incontro, la circolazione delle informazioni e delle esperienze tra le comunità giovanili dei Paesi coinvolti. Un ulteriore obiettivo riguarda la crescita della consapevolezza e della partecipazione in ambito politico e sociale. L’Agorà intende dare voce ai giovani e ai loro ideali nei confronti del mondo adulto, della politica, del sociale, per stimolare il coinvolgimento maturo e consapevole dei giovani nella vita pubblica, alla luce dei principi cristiani (a partire soprattutto dalla relazione con l’Unione Europea e alle sue politiche giovanili nell’area Euromediterranea). La riflessione sulle comuni radici cristiane dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo occupa un posto centrale: sulla base della fede comune è possibile riconoscersi chiamati ad una medesima missione e costruire una cultura di pace e di condivisione.
L’Agorà dei giovani del Mediterraneo dà un suo originale contributo alla riflessione e all’impegno delle Chiese europee per la valorizzazione delle radici cristiane del Continente e per la promozione di un’azione di dialogo e di pace in tutta l’area del bacino del Mediterraneo. Il santuario di Loreto è il suo «contenitore» ideale: è luogo europeo, consacrato da milioni di pellegrini di ogni parte del continente; è luogo mediterraneo, perché collocato in una regione che da sempre è ponte tra nord e sud, tra est e ovest. La presenza della reliquia della Santa Casa fa di Loreto il simbolo di ogni tentativo dell’uomo di edificare «dimore comuni», fondate sui valori cristiani dell’accoglienza, della condivisione, della donazione di sé per amore del fratello.
La prima edizione, con il relativo tema (Beati coloro che sono poveri di fronte a Dio: Dio darà a loro il suo Regno), è stato il primo passo di un percorso che porterà, anno dopo anno, a confrontare con il messaggio delle Beatitudini evangeliche il progetto per la costruzione dell’Europa e la promozione della comunione tra i popoli dell’area mediterranea.
Volendo dare il massimo risalto all’Agorà, è stata offerta a due giovani di ogni Paese del Mediterraneo e di ogni Regione italiana, la possibilità di partecipare gratuitamente. Ne è nata un’esperienza di grandissimo valore umano, culturale e spirituale. La permanenza dei legami e dei contatti a più di tre mesi della conclusione dell’incontro è un segno della forza di quanto vissuto a Loreto.
La speranza è quella di aiutare il sorgere di quella generazione di «nuovi costruttori» capace (per motivazione e per competenza) di costruire la civiltà dell’amore anche in un luogo (il Mediterraneo) che rischia di assomigliare più ad una frontiera che ad una Via.
Anche la Regione Marche, la Provincia di Ancona, l’ANCI Marche e le realtà imprenditoriali della regione, hanno immediatamente accolto l’invito ad essere coinvolte nella realizzazione di un evento così significativo per la conoscenza e l’integrazione delle diverse etnie. Si decide che ogni anno l’incontro dovrà assumere come tema una diversa beatitudine, con l’intento-sfida di affrontare tematiche attuali alla luce del modello datoci da Cristo. Gli incontri di Loreto sono diventati ben presto spunti per la realizzazione di varie iniziative nei Paesi dei partecipanti: da qui, il desiderio di trasformare l’Agorà da evento a progetto, dandogli una dimensione più ampia e continuativa nel tempo, per poter così realizzare una rete di collegamento tra i giovani delle Chiese del Mediterraneo. Questa finalità è stata poi raggiunta attraverso viaggi di due tipi: uno più istituzionale, volto a rinsaldare i rapporti con i responsabili di istituzioni civili e religiose dei paesi invitati; l’altro attraverso viaggi in cui i protagonisti sono proprio i giovani che visitano i loro coetanei in altri paesi.
PROGETTO
AGORÀ DEI GIOVANI DEL MEDITERRANEO
«Sulle acque passerà la Sua via»


L’Agorà dei Giovani del Mediterraneo si sta trasformando, a seguito delle riflessioni di questi anni, da evento a progetto: un percorso che vive durante l’intero anno e che trova un momento di forte significato nella celebrazione dell’evento Agorà, il quale si svolge sempre nel mese di settembre al Centro Giovanni Paolo II di Loreto.

1. Finalità del progetto
L’Agorà dei Giovani del Mediterraneo si propone di:
- creare relazioni significative e durature tra giovani cattolici dei diversi Paesi del Mediterraneo (nella prospettiva dell’apertura al dialogo con i giovani di altre confessioni e religioni);
- favorire la circolazione di informazioni ed esperienze tra le comunità giovanili dei Paesi coinvolti;
- stimolare nei giovani una crescita nella sensibilità culturale, sociale e politica, in vista del mutuo sostegno di tutte le Chiese che si affacciano sul Mediterraneo;
- stimolare una seria e documentata riflessione sull’importanza delle comuni radici cristiane per l’assetto dell’unione Europea ed il suo ruolo nel Mediterraneo.

2. Articolazione del progetto
L’Agorà dei Giovani del Mediterraneo è un progetto che si articola in:
- attività di studio sul passato, presente e futuro della cooperazione tra diverse culture, popolazioni, religioni e Chiese del Mediterraneo;
- una settimana di incontro internazionale giovanile a Loreto (Italia), presso il Centro Giovanni Paolo II, tra giovani leader cattolici dell’area mediterranea;
- una rete di collegamento permanente tra i partecipanti e le rispettive realtà giovanili, da realizzare in particolare mediante un sito internet plurilingue;
- incontri di programmazione e verifica tra i responsabili della pastorale per i giovani e per le missioni dei Paesi coinvolti nel Progetto (soprattutto dei Paesi partner e dei Paesi aderenti);
- iniziative di monitoraggio della condizione giovanile dei Paesi del bacino del Mediterraneo (con eventuale redazione di un Rapporto annuale).

3. Contenuti del progetto
I contenuti che sostanziano il progetto Agorà sono:
- storia del Mediterraneo e dei rapporti tra i diversi popoli e culture;
- storia del cristianesimo nei Paesi del Mediterraneo e dei rapporti con le altre tradizioni religiose;
- contenuti spirituali, dottrinali ed etici della fede cattolica in ordine alla responsabilità politica e culturale dei cristiani, al rapporto con le altre confessioni cristiane (ecumenismo) e fedi religiose (dialogo interreligioso);
- condizione e cultura giovanile nei Paesi del Mediterraneo;
- una delle beatitudini evangeliche (Mt 5, 1-12) è di anno in anno titolo e “tema generatore” della settimana a Loreto.

4. Soggetti del progetto
Per il progetto Agorà dei Giovani del Mediterraneo è stato redatto un testo di accordo (convenzione, statuto…), approvato e ratificato da parte dei membri del Comitato italiano e del Comitato internazionale: esso precisa e sviluppa le indicazioni sopra riportate, stabilendo il tipo di coinvolgimento e di impegno di ciascuno dei soggetti interessati.

Il Centro Giovanni Paolo II di Loreto
· ha la direzione (insieme al Comitato italiano) del Progetto;
· cura la segreteria organizzativa del Progetto;
· ospita la segreteria di redazione e il webmaster del sito internet.

Il Comitato Italiano è composto da:
- il direttore del Centro Giovanni Paolo II di Loreto;
- il responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile (o suo delegato);
- il direttore dell’Ufficio nazionale per la Cooperazione missionaria tra le Chiese (o suo delegato);
- il presidente dell’Associazione Amici del Centro Giovanni Paolo II (o suo delegato);
- un rappresentante della Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto.
· Ha la direzione del Progetto (insieme al Centro Giovanni Paolo II);
· predispone il programma annuale e cura la sua attuazione;
· predispone un piano di finanziamento annuale, da sottoporre alla Conferenza Episcopale Italiana;
· predispone i progetti da presentare all’Unione Europea per il finanziamento e il patrocinio;
· si riunisce almeno tre volte l’anno.

Il Comitato internazionale è composto da:
- i direttori degli organismi nazionali per la pastorale dei giovani e per la pastorale delle missioni delle Conferenze Episcopali del Paesi partner (o loro delegati);
- il direttore del Centro Giovanni Paolo II di Loreto;
· stabilisce annualmente le linee di indirizzo del progetto;
· indica le attività principali della programmazione annuale;
· si riunisce almeno una volta all’anno.

La Segreteria di coordinamento:
· cura l’organizzazione delle iniziative previste nella programmazione annuale;
· organizza le riunioni del Comitato italiano e del Comitato internazionale;
· organizza i viaggi di scambio con i Paesi del Mediterraneo;
· progetta e gestisce il sito internet del Progetto.

Per essere Paese partner del Progetto è necessario garantire:
- la partecipazione all’incontro annuale del Comitato internazionale;
- la presenza dei responsabili degli uffici (o di loro delegati) alla settimana di Loreto e alle altre iniziative internazionali;
- la disponibilità di due giovani (uno designato dalla pastorale giovanile e l’altro dalla pastorale delle missioni) che siano referenti stabili del Progetto: essi potrebbero essere i medesimi che partecipano all’incontro di Loreto;
- la partecipazione all’incontro di Loreto (oltre ai due giovani invitati dalla CEI) di una un delegazione nazionale inviata a proprie spese;
- la disponibilità di interpreti per il servizio di traduzione durante le iniziative dell’Agorà e all’interno del sito internet;
- la produzione e la condivisione di documenti e progetti riguardanti le tematiche dell’Agorà;
- la promozione, tra i giovani e le associazioni giovanili del proprio Paese, della riflessione intorno alle tematiche del Progetto (attraverso incontri, pubblicazioni, media…);
- diffondere nel proprio Paese la conoscenza del Progetto e dei suoi contenuti.

Per essere Paese aderente al Progetto è necessario garantire:
- la disponibilità di due giovani (uno designato dalla pastorale giovanile e l’altro dalla pastorale delle missioni) che siano referenti stabili del Progetto: essi potrebbero essere i medesimi che partecipano all’incontro di Loreto;
- la disponibilità di interpreti per il servizio di traduzione durante le iniziative dell’Agorà e all’interno del sito internet;
- la produzione e la condivisione di documenti e progetti riguardanti le tematiche dell’Agorà;
- la promozione, tra i giovani e le associazioni giovanili del proprio Paese, della riflessione intorno alle tematiche del Progetto (attraverso incontri, pubblicazioni, media…);
- diffondere nel proprio Paese la conoscenza del Progetto e dei suoi contenuti.

I giovani vengono coinvolti a diversi livelli nel Progetto:
· Alla settimana internazionale di Loreto partecipano due delegati per ciascun Paese del Mediterraneo (inviati dalle rispettive Conferenze Episcopali); sono inoltre presenti le delegazioni dei Paesi partner.
· I Viaggi internazionali di scambio vanno a contattare alcune tra le realtà giovanili più significative del Paesi visitati.
· Le diverse iniziative di studio e di comunicazione attuate dai Paesi partner e dai Paesi aderenti permettono di coinvolgere un numero rilevanti di giovani nei rispettivi territorio (con prevalenza dei giovani associati);
· Il sito internet plurilingue si rivolge a tutti i giovani dell’Area euromediterranea.

5. Appendice: principali luoghi del progetto
Il Santuario di Loreto
Loreto, come scriveva Giovanni Paolo II il 15 agosto 1993 nella sua prima lettera per il VII centenario laureano, ospita nel suo cuore il primo santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e per diversi secoli è stata il vero cuore mariano della cristianità. Verso Loreto da secoli converge e si dirama una rete di pellegrinaggi viva e multiculturale. Qui confluiscono le radiali di una planimetria mediterranea e soprattutto europea. Si pensi solo alle lapidi in più lingue che, dal 1500 in avanti, descrivono ai pellegrini la storia del Santuario; si pensi alla presenza in basilica delle sei cappelle nazionali. L’Europa si rende presente a Loreto attraverso le figure più grandi della santità, dell’arte, della letteratura, della scienza e della politica.
Per la sua collocazione geografica e per la storia che lo caratterizza, sin dallo stesso racconto di fondazione, il santuario di Loreto si pone in relazione con le opposte sponde del Mediterraneo (la Palestina, da cui la Reliquia proviene) e dell’Adriatico, costituendo un luogo di altissimo valore simbolico in riferimento all’unità dei popoli d’Europa e del Mediterraneo.
A pochi chilometri da Loreto è ubicato il porto di Ancona, da cui partì San Francesco per portare la pace in Oriente.

Il Centro “Giovanni Paolo II”
Nel 1995 Loreto è stata teatro di un grande incontro europeo dei giovani con il Papa (EurHope): negli anni della guerra in Ex-Yugoslavia, quell’evento ha indicato, per la costruzione della Casa comune Europea, il cammino irreversibile della pace e della concordia tra i popoli, le culture e le religioni.
Il Centro è sorto nel 2000 sul medesimo luogo. A tale evento esso intende riallacciarsi, nel perseguire le proprie finalità formative. Il Centro si propone di offrire spazi di forte esperienza religiosa, occasioni di scambio spirituale e culturale, incontri di studio, ai giovani italiani ed europei, con particolare attenzione all’area adriatica e mediterranea. Il Centro è un’opera della Prelatura di Loreto, animato da un’equipe di sacerdoti e dalle suore Oblate di Maria Vergine di Fatima. Esso si avvale della collaborazione del Servizio per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana e dell’apporto dell’Associazione Amici del Centro Giovanni Paolo II e del santuario della Santa Casa.
Centro Giovanni Paolo II
Via Montorso, 3 60025 Loreto – 071.7501552; fax 071.7504305
www.giovaniloreto.it - centrogiovannipaolo2@loreto.191.it


Presentazione

Il Centro Giovanni Paolo II si trova a Montorso, a tre chilometri da Loreto (AN). Inaugurato nel mese di dicembre 2000, il Centro, di proprietà della Delegazione Pontificia ma in stretto rapporto con le realtà pastorali locali e nazionali della Chiesa italiana, vuole essere un punto d’incontro per i giovani d’Europa e del Mediterraneo; un luogo in cui approfondire nel dialogo e nella conoscenza reciproca le radici della comune fede cristiana vuol dire mettersi al servizio del bene comune e della pace. Ogni anno passano per Centro 15.000 persone.

Un po’ di storia

L’idea di un Centro rivolto ai giovani nasce dal desiderio di Giovanni Paolo II, espresso durante le giornate di “EurHope”, nel settembre del 1995. In quell’occasione giunsero a Loreto più di 400.000 persone. Ecco le sue parole: «Europa e speranza. Avete voluto dare questo titolo all’odierna suggestiva veglia. Nel termine “EurHope” le parole Europa e Speranza si intrecciano inscindibilmente. È un’intuizione bella, ma anche singolarmente impegnativa. Essa esige che voi siate uomini e donne di speranza: persone che credono nel Dio della vita e dell’amore, e proclamano con salda fiducia che c’è futuro per l’uomo … A tutti dico : ecco la vostra Casa, la Casa di Cristo e di Maria, la Casa di Dio e dell’uomo» (Giovanni Paolo II, Montorso, 1995).

Il Centro Giovanni Paolo II, nell’ideale prosecuzione delle parole del Papa, è stato costruito per dare ai giovani una risposta concreta alle loro domande di senso e al loro diffuso bisogno di spiritualità. È questo uno spazio in cui è possibile vivere un’esperienza umana e religiosa forte e appassionante, in sintonia con il messaggio che da sette secoli s’irradia nel mondo dal vicino Santuario di Loreto, meta di 4.500.000 di pellegrini ogni anno. Il Centro, inoltre, vuole diventare sempre di più “casa accogliente” per i giovani, luogo d’amicizia e di scambio tra le diverse etnie ed espressioni della pastorale giovanile italiana, europea e mediterranea per contribuire alla crescita di una civiltà fondato sulla pace, sulla giustizia e sulla solidarietà facendo dei giovani i «profeti di una nuova era» (Benedetto XVI, Sydney, 2008).

Nel settembre 2004 il Centro è stato ancora vistato da Giovanni Paolo II che ha convocato nella collina di Montorso i laici di Azione Cattolica: erano oltre 200.000.

Nel settembre 2007 in continuità con il suo predecessore, anche Benedetto XVI ha voluto incontrare sulla nostra collina 500.000 giovani, tra cui molti rappresentanti di tutti i paesi d’Europa e del Mediterraneo, durante l’Agorà dei Giovani Italiani.

Tutti questi eventi sono stati occasione di grande collaborazione in primo luogo con il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana e allo stesso tempo di rapporti con le associazioni di volontariato locale e nazionale oltre che di sinergia con le istituzioni civili e militari a livello locale, e nazionale.

Attualmente il Centro è guidato da una comunità di preti diocesani e suore Oblate di Maria Vergine di Fatima.

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