16 novembre 2009 AUGUSTO TOCCI

Dall'orto alla tavola.

Trasferta a Badia Tedalda presso l'agriturismo "Il Casalone" per assistere alla lezione di gastronomia del Prof. Augusto Tocci e per gustare le sue proposte.

Quella di cui si parla è una prelibata e particolarissima gastronomia forestale, frutto di un lavoro ventennale di ricerca e sperimentazione condotto dal Dr. Augusto Verando Tocci (Direttore dell Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo) assieme alla moglie Luisa ed alle figlie Cristiana e Maria Teresa (titolare quest’ultima dell’Agriturismo “Il Casalone” ).

Precursore, nelle trasmissioni di Linea Verde, dell’impiego dei prodotti secondari del bosco in cucina, il Dr. Tocci ha nel tempo elaborato e pubblicato centinaia di ricette di cui oggi è possibile la degustazione.


Queste innumerevoli ed originalissime ricette hanno tutte quante in comune alcuni caratteri fondamentali, estremamente significativi per comprendere appieno la particolarità della cucina, che possono essere così sintetizzati:



a) genuinità: provenendo dalle coltivazioni biologiche dell’azienda e dai boschi aziendali i prodotti che utilizzati non conoscono concimazioni, né antiparassitari o pesticidi;

b) nostralità: fatta eccezione per olio e vini - comunque rigorosamente di origine toscana - tutti i prodotti adoperati in cucina sono veramente nostrali e tipicamente locali, ossia provengono dalla nostra terra in senso stretto. Difatti la particolarissima zona di Badia Tedalda - ove non attecchiscono vite, ulivo né castagno - è eccezionalmente provvida dei più preziosi gioielli gastronomici, essendo al contempo, zona di produzione del tartufo bianco pregiato (tuber magnatum pico), dei suoi fratelli minori , dei funghi porcini e prugnòli, nonché della rinomata carne bovina di razza chianina, la quale è addirittura prodotta, macellata e commercializzata in loco;



c) stagionalità: è ovvio come una gastronomia forestale debba adeguarsi al ciclo delle stagioni, caratterizzando i menù in funzione di quelle che sono le periodiche produzioni del bosco, del sottobosco e delle coltivazioni aziendali;



d) recupero delle tradizioni: la cucina non trascura mai, anzi riscopre e valorizza le antiche tradizioni gastronomiche di Badia Tedalda e dell’Alta Valmarecchia con le tipiche paste (tagliatelle, gnocchi e ravioli) fatte rigorosamente a mano e riproponendo tipici piatti medievali quali ad es. l’agliata, il pancristiano ed il migliaccio al latte;


e) fantasia e creatività: muovendo da una solida base di conoscenza ed esperienza, sono la fantasia e la creatività gli elementi che rendono veramente uniche le proposte. Così, ad esempio, un comunissimo fiore, il tarassaco (detto anche “pisciacane”) si trasforma in un appetitosa salsa per crostini; allo stesso modo i frutti delle produzioni aziendali di kiwi selvatico ed olivello spinoso si combinano alchemicamente in una bevanda ottima al palato, naturalissima ed altamente energetica.



In conclusione, questa è una gastronomia originale, genuina, semplice e per certi versi povera... ma molto apprezzata.



E questo è stato il menù gustato dagli ospiti dell'UNILIT di Cagli:








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