5 novembre 2012 - INAUGURAZIONE

Unilit, un anno accademico per stare insieme.
Così ha titolato il suo articolo su Qui Flaminia la giornalista Elisa Venturi.


Giovani dentro, pur se con qualche “acciacco” fuori. Per questo ieri, all’inaugurazione dell’anno accademico 2012-2013 dell’Unilit, qualcuno è potuto essere presente solo con un biglietto o una telefonata.

Ma il Salone degli Stemmi di Cagli era comunque gremito di tanti amici dell’associazione cagliese, che arriva a festeggiare la maggiore età: 18 anni fa il primo giorno.

La storia d’Italia resta al centro degli incontri di quest’anno: 50 relatori per 47 incontri, tre dei quali itineranti, che porteranno fuori dall’aula magna di piazza San Francesco il folto gruppo di studenti. Un programma ricco, reso possibile anche da alcuni sponsor privati. È stato il coordinatore Valentino Ambrosini a introdurre l’appuntamento, da un radio-microfono acquistato per l’associazione da Gianluca Raggi.
Il sindaco Patrizio Catena tra i presenti, che ha ringraziato l’associazione per il lavoro costante a servizio non solo di Cagli, ma di tutto il territorio, ricordando che: “la cultura è un collante prezioso per la città” e che, nonostante le risorse siano sempre più scarse, “vogliamo continuare a fare cultura e a preservare i nostri beni”. “Riportare il dialogo tra le persone e fare qualcosa per gli altri”, il merito principale dell’Unilit secondo l’assessore di Urbino Scaramucci, invitato per parlare dell’Unesco e che, sposato con un cagliese, si è detto emozionato per tenere, proprio qui, la sua prima lezione universitaria. Prima di iniziare la relazione, poi, Franco De Rosa, docente di Malattie Infettive all’universitàLa Sapienzadi Roma, ha rivolto un invito alla platea: “perché non fate una bacheca con alcune pubblicazioni di Celli sulla malaria? Servirebbe a far conoscere meglio un grande cagliese”.







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