25 marzo 2010 ANNA SANTUCCI

Identità femminili nelle acconciature di epoca romana

Consultando lo specchio ogni donna sceglie la pettinatura a lei più confacente, grazie anche alla paziente competenza delle ornatrices (le parrucchiere), coloro che – giovanissime – apprendono da un maestro arti e segreti nella manipolazione di forbici, colori, pettini, spilloni, fermagli, parrucche e ogni altro genere di posticci.
Acconciature, colori ed ornamenti sono chiamati ad esprimere identità femminili, sapientemente costruite. Ai capelli è demandato il compito di trasmettere informazioni sull’origine, sull’età, sul rango, sullo stato civile di una donna. Ce le testimoniano gli innumerevoli ritratti di donne romane, che dalla Tarda Repubblica all’imperatrice Giulia Domna, in particolare, hanno dettato le mode del tempo.
Ma accanto a questi capelli ve ne sono altri che non appartengono né alla ingenua fanciulla né alla pudica matrona e che ai modelli imposti dalle mode del tempo contrappongono. Sono capelli che connotano immagini di donne percepite con ‘destabilizzanti’, poste al di fuori dell’ordine sociale condiviso. Ci sono donne, dunque, percepite come ‘altre’, a motivo della propria origine etnica e culturale (le straniere), ‘altre’ per estrazione sociale (serve o schiave), ‘altre’ per condotta morale (prostitute, adultere), ‘altre’ per particolari circostanze della vita (la morte, anzitutto), ‘altre’ per aver usurpato ruoli della sfera maschile. Ma ‘altre’ sono anche le piissimae feminae, le cristiane, del tutto simili alle pudicae matronae nel modo di vivere e presentarsi, ma che collocano le ragioni delle loro scelte in un altro orizzonte culturale, estraneo nei valori del mondo pagano.

CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM
Anna Santucci si è laureata in Lettere, indirizzo classico, presso l’Università di Urbino (Il monumento equestre nell'Agorà di Cirene: 1992). È stata ammessa alla Scuola di specializzazione in archeologia dell’Università di Bologna, di cui ha frequentato e superato gli esami di I anno (1992-93), nonché al corso triennale del IX ciclo di Dottorato di ricerca in Archeologia e storia dell'arte greca presso l’Università di Messina, conseguendo il titolo nel 1997 (Il Santuario di Demetra e Kore nell'Agorà di Cirene. Testimonianze archeologiche e culto. Rapporto con i Thesmophoria nel mondo greco). Vincitrice nel 2003 della valutazione comparativa per n. 1 posto da ricercatore nel settore scientifico-disciplinare L-ANT/07 (Archeologia classica), bandito dall’Università di Urbino, presta servizio presso l’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte Antica ‘Sandro Stucchi’.
Nel corso della sua formazione ha usufruito di una borsa biennale di ricerca post-dottorato, area antichistica, presso l’Università di Palermo (Cirene, l’area centrale dell’agorà. Monumenti, materiali e disiecta membra: 1998-2000), nonché di una borsa di perfezionamento presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene (Strutture sacre ipetre a pianta circolare nel mondo greco: 2000). Ha collaborato con la Missione Archeologica Italiana a Cirene (Libia), di cui ha riordinato l’Archivio storico grafico e fotografico (1992-95); ha partecipato all’allestimento della Sala degli Archi nel Nuovo Museo Archeologico di Leptis Magna (1993-94); ha condotto indagini nel settore centrale dell’agorà di Cirene e ricognizioni mirate nella chora (1992-95: direzione Prof. L. Bacchielli; 1996-99: coordinamento Prof. N. Bonacasa). Ha collaborato con la Soprintendenza ai beni archeologici delle Marche e la Regione Marche (già Centro per i Beni Culturali della Regione) al progetto Sistema Informativo Regionale per il Patrimonio Culturale - Carta Archeologica delle Marche (2000-03), curando la redazione di schede di sito (normativa ICCD-SI versione 2.00) e la revisione della banca dati bibliografica (normativa ICCD-BIB versione 2.00).
È membro del Comitato promotore per le celebrazioni del Bicentenario della morte dell’Abate Luigi Antonio Lanzi: 1810-2010 (Provincia di Macerata, Comuni di Corridonia e Treia; Università di Macerata, Università di Urbino; Galleria degli Uffizi; Soprintendenza ai Beni archeologici e Soprintendenza ai Beni artistici e storici delle Marche; Accademia Georgica di Treia; IGuzziniIlluminazione).

Ambiti di ricerca prevalentiLe sue ricerche sono principalmente indirizzate, sia in ambito culturale greco-coloniale (Cirene) che romano (territorio marchigiano, in specie Piceno romano), all’analisi di monumenti, materiali e contesti di sfera sacra e funeraria. Specifica attenzione è rivolta ai fenomeni di ‘integrazione culturale’, alla storia degli studi ed alla ‘ricaduta’ culturale che la trasmissione dell’antico e le sue riscoperte hanno avuto nel tempo. Ricerche interessano inoltre questioni di iconografica ed iconologia.

progetti in corso:- Comae. Acconciature ed identità femminili in epoca romana (in collaborazione con M.E. Micheli);
- Severino Servanzi Collio e il collezionismo di antichità nella Marca Anconetana dell’Ottocento (in collaborazione con M.E. Micheli)
- Pausulae. Duecento anni dopo l’Abate Luigi Antonio Lanzi
- La pittura funeraria a Cirene e nel territorio (nell’ambito del progetto coordinato dall’Università di Chieti “Rehabilitation, restoration and creation of museum-parks in the Cyrene Necropolis and Ain Hofra Sanctuary”).

Relazioni e contributi a convegni (2004-2009)
- A. Santucci - L. Mastri, Necropoli e sepolture di epoca romana: le evidenze dal territorio marchigiano, in Omaggio a Nereo Alfieri. Contributi all’archeologia marchigiana, Atti del convegno, Loreto (AN) 9-11 maggio 2005, a cura di G. De Marinis – G. Paci, c.d.s.
- A. Santucci, Monumentum est quod memoriae servandae gratia existat (Ulp., ad edict. 11, 7, 42): la tomba del veterano Ammonio nella Necropoli Nord di Cirene ed il suo ciclo pittorico, in XI Convegno Internazionale di Archeologia Cirenaica, Urbino 30 giugno - 2 luglio 2006, a cura di M. Luni, (con una nota epigrafica di J. Reynolds), c.d.s.
- La ‘pinacoteca’ del veterano Ammonio e le pitture funerarie della Cirenaica tra inventio e tradizione, in X congresso internazionale dell’AIPMA, Napoli 17-21 settembre 2007, a cura di I. Bragantini, c.d.s
- A. Santucci, Scavare’ in archivio: Richard Norton e le indagini nella Necropoli Nord di Cirene, in ‘Mediterranea ‘08… dalla Libia vengono tutte le novità’, Chieti 7-9 maggio 2008, a cura di E. Fabbricotti - O. Menozzi.
- M.E. Micheli – A. Santucci, Ellenismo: produzioni e consumo. L’evidenza dal territorio marchigiano, in XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-29 settembre 2008, a cura di A. Wallace-Hadrill, c.d.s
- M. Landolfi - M.E. Micheli – A. Santucci, La coroplastica architettonica dal territorio marchigiano: vecchie conoscenze, nuove questioni, in Deliciae Fictiles IV, Roma-Sicilia 22-26 ottobre 2009, c.d.s.


Pubblicazioni (2004-2009)
- A. Santucci, aggiornamento voci Apollonia, Barce, Cirene, Tolemaide in Enciclopedia Archeologia. Africa, Roma 2005, pp. 355-357, 361-363, 369-370.
- A. Santucci, La ninfa Cyrene in un dipinto di Edward Calvert (1799-1883), in Libyan Studies 36, 2005, pp. 111-116.
- A. Santucci, Le vicende di Ipsipile nell’iconografia antica, in Vicende di Ipsipile. Da Erodoto a Metastasio, Atti del colloquio, Urbino 5-6 maggio 2003, a cura di R. Raffaelli et al., Urbino 2005, pp. 193-215.
- A. Santucci, Un deposito votivo nell'Agorà di Cirene, in Cirene e la Cirenaica nell'Antichità. Convegno Internazionale di Studi, Roma-Frascati 18-21 dicembre 1996, a cura di L. Gasperini – S.M. Marengo, Tivoli 2007, pp. 691-717.
- A. Santucci, Immagini per la morte: rilievi e stele con imagines dei defunti nel Piceno romano, in Il Piceno romano: dal III secolo a.C. al III secolo d.C., Atti del XLI Convegno del Centro di Studi Storici Maceratesi, Abbadia di Fiastra (MC) 26 -27 novembre 2005, Macerata 2007, pp. 239-281.
- A. Santucci, Da Sentinum a Parigi: la statua equestre della Collezione Weiller (ed i monumenti equestri delle regiones V e VI – Marche), in Una città romana tra storia e archeologia. Sentinum 295 a.C. – Sassoferrato 2006. A 2300 anni dalla battaglia, Atti del Convegno Internazionale Sassoferrato (AN) 21-23 settembre 2006, a cura di M. Medri, Roma 2008, pp. 113-125.
- M.E. Micheli - V. Purcaro – A. Santucci, La raccolta di antichità Baldassini-Castelli. Itinerario tra Roma, Terni e Pesaro, Pisa 2007.
- G. Baldelli – A. Santucci (a cura di), La raccolta Amantini di Mercatello sul Metauro (PU): ceramiche e terrecotte, Mercatello 2008.
- A. Santucci, «Un dovere di riconoscenza e di ammirazione verso il più illustre concittadino»: celebrazioni pausulane nel primo centenario della morte dell’Abate Luigi Lanzi, in Lanzi e l’archeologia, Giornata di studio, Treia 15 dicembre 2007, a cura di G. Paci, Macerata 2008, pp. 77-99.

Nessun commento: