15 gennaio 2009 PAOLO RINOLFI

Nalla prestigiosa Sala Consigliare del Municipio di Cantiano il Sindaco Martino Panico ha ospitato i numerosi rappresentanti dell’UNILIT di Cagli che, unitamente ad altri ospiti locali, sono lì convenuti per assistere alla conferenza di Paolo Rinolfi.


Luigi Bartolucci
tra Illuminismo e Risorgimento




Il generale Luigi Bartolucci (15 aprile 1788-14 agosto 1859) fu esponente di spicco della Carboneria nella Legazione di Pesaro–Urbino-Gubbio. Era discendente da una famiglia di avvocati, che operavano prevalentemente a Roma, pur mantenendo il loro domicilio civile a Cantiano e quello religioso nella parrocchia di San Niccolò.
Erma di Luigi Bartolucci collocata al Gianicolo
fra i patrioti del Risorgimento
Come il padre era nato a Roma e come il padre studiò a Cantiano dov’era fiorito un rigoroso seminario agostiniano. Cantiano rappresenta da sempre il raccordo tra Urbino e Gubbio, tra Marche ed Umbria, è ancora provincia di Pesaro e Urbino e Diocesi di Gubbio. I contatti culturali, politici, economici hanno prodotto idee ed uomini di qualità, che non si sottrassero al rinnovamento del periodo.
Il Palazzo Comunale, ricostruito nel 1906, conserva ancora volte affrescate con chiari simboli massonici, mentre il magnifico camino della Sala del Consiglio ha per stemma la rosa a cinque petali degli Illuminati di Baviera. E’ significativo che tali insegne non siano state rimosse negli anni della restaurazione. Nel 1809 Bartolucci entrò nell’esercito francese, presto nominato tenente di Cavalleria. Nella successiva campagna di Russia si distinse. Divenne aiutante di campo di Gioacchino Murat. Cadde prigioniero dei russi e fu liberato nel 1814. Ritornato a Roma, fu nominato capitano dei carabinieri pontifici. Bartolucci ebbe una vita incredibile: fu poi radiato dai carabinieri, venne arrestato e finì in oriente dove diventò colonnello dell’esercito persiano. Tornò in Italia, fu condottiero nel 1848 e deputato all'Assemblea Costituente in Roma. Generale di una divisione di cavalleria sotto la Republica Romana, sostenne eroicamente l'assedio dei Francesi. Caduta la Repubblica emigro' in Inghilterra e a Nizza.
Fu insignito di vari ordini tra cui la Legion d'Onore e la Corona Ferrea.




In seno alla conferenza è stata riprodotta la registrazione dell’Inno di Bartolucci, sulla quale si è inserito con il suo sassofono, dal vivo, il maestro Nazzareno Spadoni (Neno) in una brillante performance.
Al termine il Relatore ha voluto dedicare l’evento alla figura del maestro Guglielmo Guglielmi.

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