26 gennaio 2009 ALBERTO MAZZACCHERA

LA ROCCA ED IL PALAZZO PUBBLICO DI FEDERICO DA MONTEFELTRO. NUOVI DOCUMENTI E RIFLESSIONI SULLE FABBRICHE DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI A CAGLI.Il Palazzo Pubblico di Cagli è un edificio complesso che ha subito una serie di trasformazioni nel corso dei secoli. La presenza di Francesco di Giorgio Martini è accertata per quanto riguarda la Rocca ed il Torrione. Sulla attribuzione del Palazzo Pubblico a Francesco di Giorgio Martini già si era orientato a suo tempo Guido Boccolini negli anni ’70. I lavori eseguiti negli ultimi anni ci hanno però consentito una lettura più precisa dell’edificio e questi lavori, insieme ad una serie di documenti d’archivio riletti alla luce di quanto veniva via via ritrovato, ci consentono di assegnare con maggiore sicurezza l’edificio, nella sua trasformazione tardo quattrocentesca, a Francesco di Giorgio Martini. Un particolare da sottolineare è che nel 1476 avvenne la donazione, da parte dei cittadini cagliesi, del loro Palazzo, simbolo della Magistratura cittadina, al Duca Federico da Montefeltro. Il 1476 non coincide con l’investimento di Federico a Duca, fatto già avvenuto nel 1474. Da una nota degli anni ’70 del prof. Franceschini si legge che nel 1376 era stato stipulato il patto fra Urbino e Cagli, in termini assolutamente paritari, per la definizione dei territori e la costituzione di uno stato unitario alle dipendenze dei Montefeltro all’interno dello Stato della Chiesa. Per questa paritarietà i Duchi di Urbino non costruirono il loro Palazzo in Cagli, bensì attesero che questo venisse loro donato dalla cittadinanza cagliese. Ecco quindi come, un secolo dopo, nel 1476 appunto, che il Palazzo Pubblico, allora detto Palazzo Ducale, venne donato al Duca Federico da Montefeltro.
Quando poi nel 1631 i Granduchi di Toscana vennero a rivendicare le loro proprietà, in virtù del diritto ereditario, a Gianfrancesco Castracane e ad Antonio Gucci venne affidato il compito di stilare una relazione a difesa delle proprie ragioni contro le pretese fiorentine. Tale rapporto è oggi utile a comprendere le funzioni svolte all’interno del Palazzo. Innanzi tutto si sostiene che il Palazzo era posseduto e goduto dalla cittadinanza da tempo immemorabile per l’abitazione e la residenza che ne ha fatto il Magistrato della Città, per avervi tenuto gli Officiali Pubblici di Cancelleria, l’Archivio, il Tribunale dei Giudici, la Scuola, le Scene di palco che si teneva per recitare le commedie, il Monte di Pietà, l’orologio e sfera, il principio di una loggia, alcune pitture, le armi, i simboli, i protettori della Città dipinti, dentro e fuori, sopra le volte ed altre cose fatte in detta Casa a spese della comunità ed a suo arbitrio come appare dai libri della Cancelleria di detta Città.
Il Palazzo Pubblico è costituito dal Palazzo dei Priori o della Magistratura, che è quello che si affaccia sulla Piazza allora detta Piazza Maggiore. Sono leggibili tanto sul fronte che sulle facciate laterali le piccole finestre oggi tamponate (al primo piano), mentre al piano superiore aveva una loggia (più alta dell’attuale piano di gronda).

Al Palazzo si accedeva dalla Piazza Maggiore mediante un accesso rialzato; si possono notare gli stipiti d’angolo del portale rialzato appena sotto l’attuale balcone.

Si suppone che detto accesso rialzato fosse raggiungibile mediante uno scalone in pietra del tipo di quello del Palazzo dei Consoli di Gubbio o del Palazzo dei Priori di Perugia. Per accedere invece al piano terra c’era la porta ad arco gotico, oggi tamponata, chiaramente leggibile sulla destra dell’attuale ingresso alla Sala del General Consiglio.

All’interno del Palazzo, dove oggi si trova il Cortile del Cosmo, lo scalone oggi detto delle carceri doveva condurre al giardino pensile, mai ultimato, posto al di sopra del cortile, con i suoi tre finestroni, oggi tamponati, ma ancora ben evidenti sulla facciata laterale di via Leopardi.


Nel 2007 sono state recuperate le Segrete, due piccoli locali sotterranei privi di pavimentazione, dove sono stati rinvenuti molti materiali, soprattutto frammenti ceramici, provenienti da quella che era, come si è detto, l’abitazione e residenza della Magistratura cittadina.



Durante il restauro del 2007, nella Sala del General Consiglio è emerso un doppio strato di affreschi: uno più antico, che sembrerebbe richiamare in qualche modo una veduta di Cagli, ed uno sovrastante, posteriore, che rappresenterebbe Roma, con i particolari di Castel Sant’Angelo e della Colonna Traiana.





Il Palazzo del Podestà, a differenza del Palazzo Pubblico, è quello dove il Podestà esercitava la giustizia e dove erano anche gli spazi ad uso del Mercanti. Fino al 1476 fu sede dei Duchi di Urbino. Gli interventi ancora in corso su questo palazzo consistono nel ripristino delle finestre ad arco a tutto sesto del piano superiore, nella tamponatura dei due arconi di accesso alla Loggia dei Mercanti, ed alla sistemazione dei locali interni.







CURRICULUM VITAE DI ALBERTO MAZZACCHERA(limitatamente all'attività svolta in campo storico-artistico)


INCARICHI RICOPERTI

-Consigliere del Ministro per i Beni e le Attività Culturali (dal 2007 al maggio 2008).

-Vice Sindaco con deleghe ai Beni Culturali e Monumentali (dal 1999) e al Turismo (dal 2004) del Comune di Cagli. Incarico conferito nel 1999 quale tecnico per i Beni Culturali.

-Membro dal 1997 della Deputazione di Storia Patria per le Marche avente sede in Ancona (Presidente: prof. Gilberto Piccinini).

-Membro dal 2003 dell’Accademia Raffaello avente sede in Urbino (Presidente: prof. Giorgio Cerboni Bajardi)

-Consigliere e Segretario Aggiunto dal 1991 del Centro Studi Avellaniti avente sede presso l'Abbazia di Fonte Avellana (Fondatore: card. Pietro Palazzini; Presidente: card. Achille Silvestrini).

-Vice Presidente Regionale e dal 1991 Coordinatore dell'Istituto Italiano dei Castelli avente sede in Roma a Castel Sant'Angelo (Presidente: prof. arch. Flavio Conti).

-Membro dal 1992 dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano avente sede in Roma al Vittoriano (Presidente: prof. Giuseppe Talamo).

-Membro dal 1995 del Centro di Studi Storici Maceratesi avente sede in Macerata (Presidente: prof. Pio Cartechini).

-Socio fondatore dal 1995 dell'Associazione culturale "Le cento città" (già Presidente Onorario: sen. prof. Carlo Bo).

-Presidente (anno 2004-2005) e socio fondatore del Rotary Club Cagli – Terra Catria Nerone.

-Responsabile dal 1995 per i Beni Artistici, Storici e Archivistici della Parrocchia della Basilica Cattedrale di Cagli.

-Conservatore dal 1994 della monumentale chiesa di Santa Chiara di proprietà del Comune di Cagli.


PUBBLICAZIONI

-Autore di "Cagli. Comune e castelli" edito nel volume storico "Catria e Nerone. Un itinerario da scoprire" (Pesaro 1990). Il libro fu presentato al pubblico nell'aprile del 1991 dal prof. Werther Angelini (Università degli Studi di Urbino) e dall'arch. ing. Vittorio Faglia (Presidente nazionale dell'Istituto Italiano dei Castelli).

-Autore di "L'ultimo Antoni e la difesa dell'individuo" pubblicato sulla rivista culturale "Nuova Antologia" (fasc. 2187 del luglio-settembre 1993), allora curata dal sen. Giovanni Spadolini.

-Coautore con Benedetta Montevecchi (Direttore Storico dell'Arte della Soprintendenza P.S.A.E. delle Marche) del volume "Gaetano Lapis. I dipinti di Cagli" (Urbania 1994).
Il volume è stato presentato il 29 ottobre 1994 dallo storico dell'arte Italo Faldi.

-Autore di "Le spoliazioni napoleoniche perpetrate nella diocesi di Cagli" pubblicato nel 1996.

-Autore del volume dedicato ai beni culturali della città di Cagli e dei comuni di Serra Sant'Abbondio, Frontone, Cantiano Acqualagna, Piobbico e Apecchio intitolato "Il forestiere in Cagli. Palazzi, chiese e pitture di una antica città e terre tra Catria e Nerone" pubblicato nel 1997 con ampia prefazione dello storico dell'arte Vittorio Sgarbi.

-Autore di "La rocca di Francesco di Giorgio Martini in Cagli alla luce di nuovi documenti d'archivio" pubblicato nel 1997 sulla rivista "Castella Marchiae".

-Autore di “Soppressione degli ordini religiosi e confische dei beni ecclesiastici nella diocesi di Cagli dopo l'Annessione" pubblicato nel 1998.

-Autore del volume "Cagli e le terre dal Catria al Nerone". Saggio storico-artistico edito nel 1998.

-Autore di "Cagli" dedicata ai palazzi cagliesi, in "Palazzi e dimore storiche tra Catria e Nerone" pubblicato nel 1998 per i tipi della Laterza di Bari.

-Autore di "Logge e cortili dei palazzi pubblici" in "Chiostri cortili e corti delle Marche. L'architettura degli spazi segreti" pubblicato nel 1999 per i tipi della Motta Editore.

-Autore del volume "Portali gentilizi a Cagli" pubblicato nel 1999 per conto dell'Associazione Dimore Storiche Italiane

-Autore di "Francesco Pucci. Ebanista intarsiatore dell'Ottocento" in “Il mobile pesarese. Dai maestri artigiani alla produzione industriale “ pubblicato nel 2000 per i tipi de Il lavoro editoriale.

-Autore di “Origine e soppressione del Monte di Pietà di Cagli” in “Monti di Pietà, finanza locale e prestito ebraico nelle Marche in età moderna” pubblicato nel 2000.

-Autore di “Gaetano Lapis (Cagli, 1706 – Roma, 1773) in catalogo di mostra “I sensi e le virtù. Ricerche sulla pittura del ‘700 a Pesaro e Provincia” pubblicato nel 2000 per i tipi Artioli Editore.

-Autore di "Aspetti sociali ed economici di un comune dello Stato Pontificio: Cagli nel XVIII secolo" pubblicato nel 2005.

-Autore di “La Rocca e il Palazzo Pubblico del Duca Federico da Montefeltro. Nuovi documenti e riflessioni sulle fabbriche di Francesco di Giorgio a Cagli” pubblicato nel 2006.

-Autore di “Una città per la chiesa di San Francesco. Il caso della traslazione di Cagli voluta da papa Niccolò IV” in catalogo di mostra “Arte francescana tra Montefeltro e Papato 1234-1528” pubblicato nel 2007 per i tipi Skirà.

-Autore dei testi critici pubblicati sui cataloghi di varie mostre d’arte: “Claudio Cesarini. Scultura nel cantiere” (2000), “Enzo Torcoletti, Ettore Gambioli. Scultori delle Marche” (2001); “Misura unica per una collezione. Pittura del secondo Novecento della Collezione Fiocchi nel cantiere di Palazzo Tiranni - Castracane” (2002); “Lontano. Viaggio fotografico di Adriano Gamberini” (2002); "Fine Novecento. Le molteplici linee dell'arte in chiusura del Secondo Millennio, nel cantiere di Palazzo Tiranni – Castracane" (2003); “Luca Sguanci” (2003); “Luberti. Sculture” (2003); “Da Cagli a Cagli. Disegni di Corrado Cagli” (2004); “Immagine del Cristo Morto. Foto del Venerdì Santo di Cagli di Alessandro Adami” (2004); “Vuoto compiuto. Guglielmo Anniballi” (2005).

-Autore di testi introduttivi di pubblicazioni diverse quali: “Della traslazione e riedificazione della città di Cagli” di A. Maestrini (ristampa anastatica del 1989); “Italo de Feo. Cenni biografici” (2000); “A noi la parola. Riflessioni, pensieri, provocazioni degli studenti” (2002), “Documenti del Comune di Cagli. Regesti I, 1. La città antica (1115-1287)” (2006).

-Autore di schede pubblicate su: “Provincia di Pesaro e Urbino. Storia, arte, cultura, geografica” 1998); “Guida ed itinerario ai principali castelli e mura fortificate delle Marche con descrizione storica” (2000);

-Curatore del volume “Gaetano Lapis e la cultura artistica nelle Marche a metà Settecento” pubblicato nel 2005.

-Curatore del volume “I laghetti collinari. Una realtrà marchigiana e una risorsa per il futuro” pubblicato nel 2005 per conto del Rotary Club Cagli, Terra Catria Nerone.

-Curatore con Alessandro Marchi del catalogo “Arte francescana tra Montefeltro e Papato 1234-1528” edito nel 2007 da Skirà.

-Curatore e autore di “Studi di Lapis. Modelletti e opere inedite di Gaetano Lapis”, piccolo catalogo edito nel 2008.


CONVEGNI E MOSTRE D’ARTE

-Segretario del Comitato Scientifico del "VII Centenario della Riedificazione della città di Cagli"; iniziativa posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e concretizzata tra il 1989 e il 1990. Tra i membri del comitato figuravano: prof. Luigi Michelini Tocci, card. Pietro Palazzini, dr.ssa Maria Rosaria Valazzi.

-Relatore, con i "Mochi nella società cagliese nell'Ottocento", al dibattito del 13 dicembre 1991 organizzato dalla Comunità Montana del Catria e del Nerone per la presentazione del progetto di restauro del Palazzo Mochi-Onori di Cagli.

-Relatore, con "Aspetti sociali ed economici di un comune dello Stato Pontificio: Cagli nel XVIII secolo", al convegno di studi "Gaetano Lapis e la cultura artistica nelle Marche a metà Settecento", che si è tenuto a Cagli dal 28 al 30 ottobre 1994. Il testo è pubblicato con i relativi atti del convegno.

-Relatore, con "Le spoliazioni napoleoniche perpetrate nella diocesi di Cagli", al XIX convegno di studi del Centro Studi Avellaniti del 24-26 agosto 1995. Il testo è stato pubblicato con gli atti del XIX convegno di studi (Urbania 1996).

-Relatore, con "Soppressione degli ordini religiosi e confische dei beni ecclesiastici nella diocesi di Cagli dopo l'Annessione", al XXI convegno di studi del Centro Studi Avellaniti del 28-30 agosto 1997. Il testo è stato pubblicato con gli atti del XXI convengo di studi (Urbania 1998).

-Promotore, autore e coordinatore del progetto del convegno di studi "Gaetano Lapis e la cultura artistica nelle Marche a metà Settecento" nonché curatore della mostra-itinerario "Gaetano Lapis. Le opere e i luoghi" che la Regione Marche ebbe a inserire tra le iniziative culturali di particolare interesse regionale.
L'organizzazione scientifica, alla quale ha preso parte in veste di segretario, è stata affidata in particolare alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Marche nella persona del Soprintendente dr. Paolo Dal Poggetto, nonché al prof. Bruno Toscano della III Università degli Studi di Roma.
Hanno aderito all'iniziativa anche l'Università degli Studi di Urbino e la III Università degli Studi di Roma, nonché la Deputazione di Storia Patria per le Marche.
Il convegno di studi si è tenuto in Cagli il 28-30 ottobre 1994, mentre la mostra-itinerario delle opere del Lapis è stata inaugurata il 28 ottobre 1994. Tra gli ospiti illustri che hanno visitato la mostra figura l'allora Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana on. Vittorio Sgarbi. Parole di encomio per la mostra sono state espresse anche dallo storico dell'arte Federico Zeri.
Hanno partecipato al convegno di studi in veste di relatori: P. Zampetti, P. Dal Poggetto, I. Faldi, S. Anselmi, L. Arcangeli, D. Ferriani, L. Cicetti, W. Angelini, A. Mazzacchera, S. Corradini, G. Sapori, L. Mochi Onori, D. Biagi Maino, M. T. Caracciolo, W. Curzi, R. Battistini, L. Barroero, M. Olivier, B. Montevecchi, V. Casale, S. Rudolph, G. Sestieri, C. Prete, C. Arseni, B. Toscano.

-Relatore, con "La Rocca e il Palazzo Pubblico di Cagli del Duca Federico da Montefeltro. Due edifici martiniani riletti attraverso l’analisi delle fonti, alla luce dei nuovi documenti d’archivio e immagini antiche” al convegno di studi “Contributi e ricerche su Francesco di Giorgio Martini nell’Italia Centrale” tenuto ad Urbino il 22 marzo 2003.

-Curatore della mostra d’arte contemporanea “Claudio Cesarini. Scultura nel cantiere” realizzata in Cagli (dal 28 luglio 2000 al 7 gennaio 2001) nel piano nobile di Palazzo Tiranni – Castracane (patrocinata dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dal Comune di Cagli) nonché autore dell’introduzione critica del relativo catalogo stampato nel 2000.

-Curatore, insieme a Armando Ginesi, della mostra d’arte contemporanea “Misura unica per una collezione. Pittura del secondo Novecento della Collezione Fiocchi nel cantiere di Palazzo Tiranni - Castracane” realizzata in Cagli (dal 2 agosto 2002 al 17 novembre 2002) nel piano nobile di Palazzo Tiranni – Castracane (patrocinata dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Comune di Cagli e realizzata con il contributo dell’Unione Europea) nonché autore di una scheda critica pubblicata nel relativo catalogo stampato nel 2002.

-Curatore, insieme ad Arnaldo Romani Brizzi, della mostra d'arte contemporanea "Fine Novecento. Le molteplici linee dell'arte in chiusura del Secondo Millennio, nel cantiere di Palazzo Tiranni – Castracane" realizzata in Cagli (dal 25 luglio al 12 ottobre 2003) nel piano nobile di Palazzo Tiranni – Castracane (patrocinata da: Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Cagli) nonché autore di una scheda critica pubblicata nel relativo catalogo stampato nel 2003.

-Curatore, insieme ad Arnaldo Romani Brizzi e Francesco Muzzi, della mostra d’arte contemporanea “Da Cagli a Cagli. Disegni di Corrado Cagli” realizzata in Cagli (dal 7 febbraio al 7 marzo 2004) nel Museo Archeologico e della Flaminia (patrocinata da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Cagli) nonché autore di una scheda critica pubblicata nel relativo catalogo stampato nel 2004.

-Curatore della mostra fotografica “Immagine del Cristo Morto. Foto del Venerdì Santo di Cagli di Alessandro Adami” realizzata in Cagli (dal 10 aprile al 2 maggio 2004) nella Sala dell’Abbondanza del Palazzo Pubblico (patrocinata da: Comune di Cagli, Confraternita del SS.mo Crocifisso e San Giuseppe) nonché autore dei testi critici e storici pubblicati nel relativo catalogo stampato nel 2004.

-Curatore con Lorenza Mochi Onori della mostra “Arte francescana tra Montefeltro e Papato 1234-1528” realizzata a Cagli (dal 24 marzo al 1° luglio 2007) nel Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli e nella chiesa di San Francesco (patrocinata da: Ministero Beni e Attività Culturali, Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Cagli, Soprintendenza P.S.A.E. delle Marche, Soprintendenza P.S.A.E. di Milano, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università degli Studi di Macerata).

-Curatore con Lorenza Mochi Onori della mostra “Studi di Lapis. Modelletti e disegni inediti di Gaetano Lapis” (dal 5 aprile al 15 giugno 2008) nel Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli (patrocinata da: Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Cagli, Soprintendenza PSAE delle Marche).


COLLABORAZIONI CON PERIODICI E TV

-Segretario di Redazione dal 1997 della rivista di studi storici castellani intitolata "Castella Marchiae". Direttore della rivista è il prof. Fabio Mariano (Università degli Studi di Ancona).

-Collabora con vari periodici locali e con i quotidiani "Il Resto del Carlino" e "Il Corriere Adriatico" e dal 2000 fino al 2004 ha collaborato con la rivista “I protagonisti” edita in Pesaro (tiratura 8.000 copie) per la quale ultima curava la rubrica mensile di arte e storia “Lo scaffale”.

-Ospite a varie trasmissioni radiofoniche e televisive a carattere storico realizzate dalla Sede Regionale e dal Dipartimento Video Sapere della RAI, nonché da emittenti radiofoniche e televisive private che operano in ambito regionale.
In particolare si segnalano le tre trasmissioni di "Viaggio in Italia" della RAI, andate in onda con diffusione nazionale nei giorni del 04.12.1995, 01.07.1996, 03.07.1996; nonché "Linea Verde" del 04.01.2004 e “Ulisse: viaggio nel nostro tempo” di TVRS del 21.04.06.

-Ha fondato nel 1979 e diretto fino al 1981 Radio Cagli, emittente locale gestita da un gruppo di giovani.


VIDEO

-Ha realizzato nel 2007 con la musicologa e cantatrice Nella Anfuso il video “San Francesco ritrovato in Cagli sulla consolare Flaminia”.
Nell’archivio 2007 della Testata Giornalistica UNISU (
www.unisu.it) diretta da Mimmo Tartaglia dell’Università Telematica di scienze Umane di Roma, tale video è fruibile nella versione integrale.


RESTAURO E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI

-Autore delle relazioni storico-artistiche del progetto di restauro della Basilica Cattedrale di Cagli che stilato nel 1989 ha permesso il finanziamento delle coperture delle navate laterali e di parte del transetto nonché dell’ulteriore progetto dell’anno 1999 che ha consentito di reperire i mezzi finanziari per il restauro delle pavimentazioni e dell’impianto di riscaldamento sottopavimento.

-Ha curato, quale volontario, per il Comune di Cagli e vari Enti Ecclesiastici l'elaborazione delle relazioni storico-artistiche di diversi progetti di restauro, tra le quali in particolare nel 1989 quella intitolata "Studio per la tutela dei caratteri artistici e storici del periodo ducale nel comune di Cagli" per la proposta di legge n° 2242 del 18 aprile 1990 presentata al Senato della Repubblica dai senatori Bo, Venturi, Volponi, Tornati e Argan e denominata "Disposizioni per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, ed ambientale della città di Urbino nonché dei territori dei comuni dell'area culturale del Ducato dei Montefeltro e dei Della Rovere".
Il citato disegno è stato infine tramutato nella Legge n° 103 del 05.04.1993 in base al quale è stato finanziato in Cagli, con oltre un miliardo di lire, il progetto di restauro del Palazzo Tiranni - Castracane di proprietà ecclesiastica, individuato sede del museo diocesano e di quello civico. Per lo stesso Palazzo Tiranni - Castracane aveva già curato i testi di un progetto del 1988 il cui finanziamento ex Legge 29 ottobre 1987 n° 449 fu impiegato per il rifacimento delle coperture.

-Promotore e curatore dei testi di carattere storico-artistico del progetto, depositato dal Comune di Cagli, finanziato in base al Programma Integrato Mediterraneo Marche che ha permesso tra il 1994 e il 1995 il rifacimento delle coperture del quattrocentesco Santuario di Santa Maria delle Stelle di Monte Martello.

-Promotore e coordinatore dal 1989 dei lavori di restauro, finanziati in larga parte con capitali privati, di oltre 150 opere d'arte (pale d’altare, dipinti a corredo di altari, affreschi, stendardi da parata, statue, cicli di stucchi, portali, soffitti lignei, cori ecc.) conservate nella città di Cagli e comuni limitrofi (Cantiano, Serra Sant’Abbondio, Fossombrone, Pergola), ha tenuto le relative relazioni storico-artistiche in occasione delle cerimonie di presentazione al pubblico delle opere restaurate.
Tra le opere sottoposte a restauro, oltre l'organo della Basilica Cattedrale di Nicola Morettini del 1889, figurano quelle dell'Alberti da Ferrara e della Bottega e della Scuola del Barocci, nonché del Sassoferrato, Nasini da Siena, Luigi Garzi, Sebastiano Conca, Gaetano Lapis.
Per tale attività di tutela dei beni culturali ha ricevuto in data 15.09.1995 anche una lettera del Soprintendente dr. Paolo Dal Poggetto (Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici delle Marche) dove, riferendosi a Mazzacchera, sottolinea che "sono note la grande competenza e disponibilità, la vasta preparazione storico-artistica e le notevoli capacità organizzative".

-Ha realizzato a quattro mani con l'arch. Roberto Ceccarelli il "Progetto Labre. Recupero e valorizzazione del monastero benedettino di San Pietro in Cagli lungo la Flaminia" che è stato finanziato con i fondi del Grande Giubileo del 2000 fuori Lazio con la somma di Lit. 3.445 milioni.

-Ha ottenuto, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali del Comune di Cagli, vari finanziamenti per edifici monumentali della città di Cagli per oltre 7,6 milioni di euro. Tra questi figurano: il restauro della chiesa di San Francesco; il restauro del convento di San Nicolò e di Porta Massara; il restauro del fabbricato un tempo ospizio per i pellegrini che fiancheggia il Santuario di Santa Maria delle Stelle e per il completamento del tempio; il restauro del Torrione di Francesco di Giorgio Martini, il restauro del Palazzo Pubblico, il restauro della Sala del General Consiglio del Palazzo Pubblico.
Nella stessa veste ha già concluso il restauro del ciclo di affreschi seicenteschi della cripta della chiesa di San Domenico in Cagli del Viviani, detto il Sordo, allievo del Barocci, nonché il restauro dell’elaborato portale marmoreo con colonne tortili e lanceolate del 1348 della chiesa di San Francesco in Cagli.

-Quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli è uno dei promotori della costituzione del Polo Bibliotecario e Archivistico e del Museo del Libro che si realizzerà nel seicentesco Palazzo Berardi Mochi Zamperoli.
Ha avviato, affidando l’incarico al paleografo Baldetti, la regestazione e trascrizione di 450 atti del fondo pergamenaceo dell’Archivio Storico Comunale (1132 pezzi a partire dall’anno 1115) è ha ottenuto finanziamenti per le prime due fasi dell’opera di inventariazione e catalogazione dell’archivio storico (oltre 600 metri lineari di documenti dal Tre all’Ottocento).
Nel 2006 è stato pubblicato il primo volume delle carte dell’archivio storico comunale concernenti oltre 450 pergamene tra le quali figurano atti dell’imperatore Federico II.

-Quale Responsabile ai Beni Culturali della Cattedrale ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione del nuovo impianto elettrico e illuminotecnico nonché degli impianti antintrusione e rilevazione incendi per i locali contenenti l’archivio dell’ex Diocesi di Cagli e quello del Capitolo della Cattedrale.
Nella stessa veste ha portato a compimento il restauro della Basilica Cattedrale di Cagli (riaperta al pubblico nell’aprile 2004).

-Quale Priore della Confraternita del SS.mo Sacramento ha avviato l’iter procedurale che ha condotto per la chiesa di Santa Chiara in Cagli all’ottenimento di un finanziamento per il restauro dell’intero edificio.

-Ha curato, sempre in Cagli, quale Responsabile per i beni culturali della Parrocchia della Basilica Concattedrale di Cagli l’intervento di recupero e restauro strutturale della chiesa di San Giuseppe concluso nel febbraio 2007.
Nella stessa veste ha coordinato i restauri dell’intero ciclo decorativo plastico e pittorico della volta del XVI sec. e facciata interna della chiesa nonché degli altari laterali lapidei cinquecenteschi nonché degli affreschi seicenteschi. A completamento di tale intervento ha ottenuto il finanziamento per la realizzazione del nuovo impianto elettrico e illuminotecnico della chiesa.

-Ha completato, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli, l’opera di potenziamento del Museo Archeologico e della Flaminia di Cagli previo ottenimento dei finanziamenti per i nuovi allestimenti e la consegna di numerosi reperti del territorio che si trovavano nei depositi del Museo Archeologico di Ancona della Soprintendenza Archeologica delle Marche, ed ha promosso varie donazioni tra le quali figurano gli oltre 50 pezzi, vasi etruschi e della Magna Grecia, della collezione Amatori.


OPERE D’ARTE RECUPERATE

-Ha recuperato, con azione avviata nel 1996, la pala dell’altar maggiore della chiesa di San Nicolò in Cagli opera di Gaetano Lapis del 1739 raffigurante “La Madonna del Rosario e San Domenico” asportata dai napoleonici nel 1811. Il dipinto, dopo il restauro, è stato riposizionato nell’anno 2000 nel suo sito d’origine.

-Ha recuperato, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli, nel 2001 un monumentale camino in pietra arenaria della prima metà del Cinquecento (2,17x2,60 m) attribuito a Bartolomeo Ammannati che, dopo essere stato smontato da un palazzo gentilizio di Cagli, era stato collocato fin dagli anni Venti del Novecento nel salone dei ricevimenti dell’Ambasciata d’Italia a Washington. L’operazione intrapresa nel 1996 ha trovato la sua conclusione con l’accordo formalizzato tra Comune di Cagli, Ministero degli Esteri e Soprintendenza P.S.A.E. delle Marche del 2001. Il camino, opportunamente restaurato, dal 2002 è posto nel piano di rappresentanza nel Palazzo Pubblico di Cagli.

-Ha nel 2002 avviato, stimolato e sostenuto, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli, con il pieno condiviso coinvolgimento delle competenti autorità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali il processo e relativo dibattito scientifico che hanno permesso nel 2005 di riportare alla luce, dopo oltre quattro secoli, il vasto ciclo di affreschi della quarta decade del Trecento della chiesa di San Francesco ritenuto il capolavoro di Mello da Gubbio. Ciò è stato possibile attraverso il consolidamento statico della volta gotica ad ombrello dell’abside duecentesca, lo smontaggio del catino absidale ottocentesco che occultava la vista del sovrastante catino affrescato, ed infine il restauro degli affreschi interamente coperti da uno strato di calce nel 1579.

-Ha promosso, quale Assessore ai Beni Culturali e Monumentali di Cagli, nel 2005 la convenzione con la Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche per la musealizzazione della serie dei cinque dipinti di Gaetano Lapis (Cagli, 1706 – Roma, 1773) raffiguranti “Storie dalla Gerusalemme Liberata”.
La serie dei cinque grandi oli su tela (205 x 260 cm) in precedenza collocata negli uffici della Banca delle Marche, è ora per la prima volta stabilmente offerta alla piena fruizione pubblica poiché dal 21.10.2005 risulta esposta nella Galleria Nazionale delle Marche a Palazzo Ducale in Urbino e nel 2007 troverà la sua definitiva collocazione negli spazi museali della città di Cagli.


ONORIFICENZE

-Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con D.P.R. del 2 giugno 2003

-Caballero de mèrito dal 1998 del S.M.O Constantiniana de San Jorge (Gran Maestro l’Infante di Spagna)


PREMI E ATTESTAZIONI

-Il 15 giugno 2002, su decisione della Giuria presieduta da Giovanna Rotondi Terminiello (Soprintendente ai Beni Artistici e Storici della Liguria), riceve insieme al Comune di Cagli il “Premio Rotondi ai salvatori dell’Arte” per la Sezione Marche anno 2002. La motivazione, per la parte che lo riguarda direttamente, attiene l’opera svolta a favore della conservazione e valorizzazione dei beni culturali attraverso i suoi molteplici incarichi tra i quali quello di Assessore ai Beni Culturali e Monumentali del Comune di Cagli ed il recupero di opere d’arte quali la pala del Lapis trafugata nel 1811 ed il camino cinquecentesco dell’Ammannati che si trovava a Washington D.C. (U.S.A.).

-Il 12 agosto 2003 gli è stato conferito il "Premio Internazionale Foyer des Artistes" istituito nel 1973 dal Centro Internazionale di Cultura, Arte e Scienza "Foyer des Artistes" di Roma e riconosciuto dalla Presisenza del Consiglio dei Ministri quale premio nazionale di cultura.
Nell'Albo d'Oro dei Premiati figurano, tra i tanti personaggi illustri, anche Sua Santità Giovanni Paolo II che lo ha ricevuto personalmente, nonché il card. Pietro Palazzini, il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, gli attori Vittorio Gassman e Alberto Sordi, i registi Franco Zeffirelli, Lina Wertmuller e Leonardo Pieraccioni, il soprano Renata Tebaldi, il Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Francesco Sicilia.
Nel caso specifico il Premio gli è stato assegnato per lo straordinario impegno nel campo della tutela, valorizzazione e recupero anche all'estero dei beni culturali e per l'opera di promozione della cultura. La cerimonia di consegna del Premio è avvenuta alla presenza del Soprintendente per il Polo Speciale Museale Romano Claudio Strinati e degli ambasciatori presso la Repubblica d'Italia, dell'Uruguay e del Salvador (membri del Comitato d'Onore del Premio) nonché di numerosi parlamentari italiani.

-Nomina a “Benemerito della Basilica Cattedrale di Cagli” conferita dal Vescovo di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola mons. Vittorio Tomassetti il 9 maggio 2004, giorno della solenne inaugurazione per la riapertura della fabbrica della Basilica Cattedrale chiusa al pubblico a seguito dello sciame sismico del 1997. Tale benemerenza gli è stata conferita “per la straordinaria opera di promozione e coordinamento costantemente svolta negli anni [fin dal 1989] ai fini del restauro di larghissima parte delle opere d’arte ivi conservate e per l’eccezionale e complessa attività compiuta sul fronte della realizzazione dei lavori finalizzati alla riapertura della chiesa” Cattedrale.

-Il Soprintendente al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche Paolo Dal Poggetto nel 1995 ha scritto: di lui “sono note la grande competenza e disponibilità, la vasta preparazione storico-artistica e le notevoli capacità organizzative”.

-Vittorio Sgarbi sulle pagine de “Il Giornale” il 6 giugno 2005 nel descrivere l’impresa del ritrovamento e dello svolgimento del recupero e restauro del vasto ciclo di affreschi (circa 100 mq) della quarta decade del Trecento attribuito a Mello da Gubbio ha scritto “sotto lo sguardo trepido e vigile dell’amoroso assessore alla cultura, senza paragone il più sensibile d’Italia, Alberto Mazzacchera” che in precedenza (intervista del marzo 2003) aveva definito “il migliore assessore alla cultura del Centro-Italia”.

-Il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Mario Lolli Ghetti nel giugno 2006 ha segnalato con propria lettera “la sua grande preparazione nel campo della tutela e valorizzazione dei beni culturali, unita alla più assoluta dedizione ed alla notevole capacità di sintesi”.


PROFESSIONE

Consulente Aziendale dal 2004 e già Responsabile dell’Ufficio Legale e Ufficio Contratti della società La Façonable S.p.a. (dal 1990 al 2004).

























Nessun commento: