10 marzo 2011 Lenina DONINI

Cronache contemporanee.
Ho scelto d’istinto, in pochissimi secondi: tra le varie proposte tematiche elencate nell’invito ricevuto dall’UNILIT di Cagli, “le cronache contemporanee” mi e’ sembrata la più intrigante, la più libera e la più “pericolosa” (percezione successiva alla scelta) .
La più intrigante perché mi permetteva di :
1) analizzare una serie di intrecci, non sempre palesi, contenuti nel concetto di cronaca (particolarmente complessi nella società attuale).
2) tentare un breve excursus storico dei vari tipi di cronaca attraverso i secoli, le relative analogie e differenze.
La più libera perché non era prevista una “scaletta” precostituita.
La più “pericolosa” perché alto era il rischio di non pervenire alla necessaria sintesi, data l’ampiezza e la complessità della tematica da affrontare.
Il filo conduttore della mia relazione sarà scandito nei seguenti sottotitoli;
- Da Tacito a Facebook
- Dai cantastorie e dalle ciacole delle “comari” al gossip dei giornali e delle nuove tecnologie
- Il rapporto tra cronaca ed emozioni dei fruitori
- Cronaca intesa come racconto che confonde, spesso intenzionalmente, il ”personale” con l’ “a-personale”
- Il linguaggio della cronaca.

BibliografiaL’analisi del racconto - Autori vari - Bompiani Editore.
Frammenti di un discorso amoroso - Roland Barthes - Einaudi
I segreti del vaticano - Corrado Augias - Mondadori
Vari settimanali.
Quotidiani: La Repubblica, Il Resto del Carlino
Lenina Donini

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