20 gennaio 2011 PAOLO ERCOLANI

La società dello spettacolo. L'uomo e la tecnica nell'epoca di internet.
L’incontro verterà sulla nuova epoca, una vera e propria rivoluzione, aperta dall’avvento della “Società in Rete”. In particolar modo si discuteranno gli effetti che le nuove tecnologie hanno prodotto sull’uomo, sulla democrazia e sulla società in genere. A partire dalle fascinose e profetiche intuizioni messe su carta da Guy Debord in quel capolavoro che è stato “La società dello spettacolo”, si cercherà di comprendere cosa è cambiato per il mondo umano con l’avvento di un’epoca che sembra mettere la tecnica al centro del proprio sistema, quanto gli individui siano più liberi e più informati o quanto invece possano essere più facilmente manipolabili e dirigibili.
Fino alla tesi finale, la più forte e provocatoria: Internet è il nuovo Dio, il sogno realizzato da parte dell’uomo di essere egli stesso artefice di una divinità terrena e perfettamente controllabile, che gli concede finalmente quell’onnipotenza cui, da essere finito e limitato, ha sempre aspirato. Una sorta di Ybris dei giorni nostri, dagli effetti molteplici e tuttora imprevedibili. Anche perché, questo è il nerbo della questione, bisogna capire quanto effettivamente questo “nuovo” Dio sia nelle mani dell’uomo o, invece, si sia reso indipendente e stia trasformando l’essere umano in uno strumento per la sua evoluzione incessante volta alla creazione di un mondo in cui l’uomo smetterà di essere il centro pulsante.
In tutto questo, bisognerà capire il ruolo giocato dal vero “ospite inquietante” della nostra epoca: l’economia. Mai come oggi in grado di invadere e pervadere ogni aspetto dell’essere umano e, proprio grazie alle nuove tecnologie medianiche, persino quella sfera intima e domestica che, diceva McLuhan, neppure i regimi totalitari di Hitler e Stalin erano stati in grado di raggiungere e manipolare.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

G. Debord: la società dello spettacolo
M. McLuhan: Gli strumenti del comunicare
M. Castells: La nascita della società in rete
J. Rifkin: L’era dell’accesso
P. Wallace: La psicologia di Internet
I. Kant: Critica della ragion pura
G. Le Bon: Psicologia delle folle
S. Freud: Il disagio della civiltà
K. Marx: Grundrisse
G. Anders: L’uomo è antiquato I e II
P. Ercolani: System Error
C. Formenti: CybersovietU. Eco: Apocalittici e integrati
Paolo Ercolani (Roma, 1972). Allievo di Domenico Losurdo, svolge attività di ricerca ed insegna materie filosofiche e sociologiche presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”. Da anni si occupa di storia contemporanea, di confronto tra le principali tradizioni filosofico-politiche e di teoria dei nuovi media. E’ autore di volumi che hanno suscitato un vivace dibattito in ambito nazionale e internazionale su Hayek (“Il Novecento negato”), su Tocqueville (“Un ateo liberale”) e sull’età di Internet (“System Error. La morte dell’uomo nell’era dei media”), oltre a numerosissimi saggi sulle principali riviste scientifiche di ambito filosofico. E’ iscritto all’Ordine nazionale dei giornalisti ed è redattore di “Critica liberale” e “Critica marxista”. E’ di ritorno da un tour nelle principali Università europee in cui ha avuto modo di confrontarsi con alcuni dei massimi studiosi sulla nuova epoca aperta dalla nascita della “Società in Rete”.

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