15 dicembre 2011 Gabriele BARUCCA

ANCONA - MOLE VANVITELLIANA
VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA
"Alla mensa del Signore. Capolavori dell'arte europea da Raffaello a Tiepolo"


Nella storia ormai più che centenaria dei Congressi Eucaristici Nazionali non sono mai mancate le attività culturali. Ben 120 anni separano il Congresso di Ancona dal primo Congresso tenutosi a Napoli nel 1891.
Soprattutto negli ultimi anni la celebrazione dei Congressi Eucaristici è stata sempre accompagnata da importanti manifestazioni espositive di carattere artistico. A Siena, nel 1994, rimasero aperte nella settima edizione del Congresso ben undici mostre documentarie; a Bologna nel 1997 furono organizzate due grandi mostre d’arte e a Bari nel 2005, fu dato spazio ad una esposizione, centrata sul materiale storico-artistico conservato nella Puglia sul tema eucaristico.
Oggi, ad Ancona, al fine di anticipare e accompagnare lo svolgimento del XXV Congresso Eucaristico Nazionale è stato predisposto un articolato programma espositivo, culturale e artistico.
La più significativa e rappresentativa rassegna, che sarà aperta al pubblico dal 3 settembre 2011 all’8 gennaio 2012 nella Mole Vanvitelliana, è la straordinaria esposizione Alla mensa del Signore. Capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza di Urbino.
Il percorso espositivo è composto da una serie di opere, dipinti, sculture e arazzi di grandi maestri dell’arte, dal Cinquecento al Settecento ed oltre, sul tema dell’Ultima Cena, nell’interpretazione degli artisti che del tema hanno spesso raffigurato i due momenti distinti, l’Istituzione dell’Eucaristia e la Comunionedegli Apostoli.
Fra le opere in mostra si citano
- La carità, parte della predella della Deposizione Baglione di Raffaello, proveniente dai Musei Vaticani;
- l’Ultima Cena e altre scenedi Luca Signorelli, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi;
- l’Arazzo con l’Istituzione dell’Eucaristia di Rubens, proveniente da Ancona;
- l’Ultima cena del Tiziano, proveniente dalla Galleria Nazionale di Urbino;
- la Comunionedi Santa Lucia del Tiepolo, proveniente da Venezia;
- l’Ultima cena del Tintoretto, proveniente dalla chiesa di S. Trovaso in Venezia;
- l’Istituzione dell’Eucaristia e Comunione degli Apostoli di Federico Barocci, provenienti da Urbino e da Roma;
- l’Ultima Cena dell’Empoli, proveniente da Firenze;
- l’Ultima Cena di Simon Vouet, proveniente da Loreto;
- la Comunionedegli Apostoli di Marco Palmezzano, proveniente da Forlì
- la Processionedel SS. Sacramento di Guido Cagnacci, proveniente da Saludecio.
L’esposizione è ordinata in undici sezioni: Anteprima, Nozze di Cana, Istituzione, dell’Eucaristia, Ultima Cena, Ricordo del Cenacolo, Comunione degli Apostoli, Cena in Emmaus, Processione dell’Eucaristia, Custodia dell’Eucaristia, Allegorie eucaristiche, Eucaristia nell’arte del Novecento.
Nella sezione d’apertura, le Nozze di Cana, verranno presentate due immense tele, (335 x 935 e 450 x 750) le Nozze di Cana del Padovanino, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia e l’altrettanto maestoso dipinto con lo stesso soggetto di Nicola Maria Rossi, proveniente dalla Chiesa dell’Annunziata di Piedimonte Matese. Non è comune trovare in mostre opere di tali dimensioni ma i grandi spazi della Mole Vanvitelliana hanno permesso l’allestimento di questi monumentali capolavori.
La sezione di chiusura è dedicata alle allegorie eucaristiche dove accanto alla celebre Visione di san Bernardo del Grechetto, proveniente dalla chiesa di S. Maria della Cella di Sanpierdarena, farà bella mostra di sé il Miracolo del corporale di Andrea Sacchi, proveniente dalla cattedrale di Macerata, tela (impropriamente detta cartone) preparata dal pittore romano per la trasposizione dell’opera in mosaico per l’altare di San Pietro.
L’esposizione renderà omaggio a Leonardo ed al suo Cenacolo con tre opere straordinarie. La prima è costituita dall’antico complesso scultoreo in legno dipinto realizzato negli anni 1528-1532 da Andrea da Milano e Alberto da Lodi e composto da tredici figure, Cristo e gli Apostoli. L’opera, che prende a modello proprio l’affresco del refettorio delle Grazie, viene esposta per la prima volta fuori sede, le sculture che provengono dal Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno sono state generosamente prestate nell’occasione della loro delocazione per importanti lavori di restauro nella cappella dove sono abitualmente conservate. Le altre due opere che fanno da cornice al magnifico e maestoso gruppo scultoreo sono altresì importanti, si tratta della copia settecentesca del grande arazzo vaticano raffigurante il Cenacolo di Leonardo, proveniente dagli appartamenti vaticani, e la tela di Cesare Magni raffigurante l’Ultima Cena leonardesca, proveniente dalla Pinacoteca di Brera.
Quale completamento della prestigiosa rassegna per la parte antica sarà ordinata nel percorso espositivo una ricca raccolta del vasto tesoro di oggetti liturgici conservati nelle diocesi marchigiane. La raccolta, selezionata da Gabriele Barucca della Soprintendenza di Urbino, presenta, fra i tanti e preziosi oggetti spesso inviati dai Papi alle chiese marchigiane, il sontuoso e solenne ciborio cinquecentesco in bronzo dorato e argento, già appartenuto ad una chiesa delle Marche e ora in collezione privata.
Al fine di rendere esauriente il tema proposto dalla mostra, la stessa si conclude con un’esaustiva sezione di opere di Maestri del XX secolo. Nella selezione, assai significativa, appaiono, fra gli altri, la Portadi Tabernacolo di Georges Rouault dei Musei Vaticani; la Cenain Emmaus di Ardengo Soffici dei Musei Vaticani; Ultima Cena di Aligi Sassu, Cartone con Angelo eucaristico di Carlo Mattioli, ed Emmaus di Franco Gentilini, proveniente da Assisi.

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