Claudio Strinati è stato per quasi vent’anni Soprintendente al Polo Museale e al patrimonio artistico della città di Roma svolgendo un notevole lavoro nel campo della tutela e della promozione dei Beni Culturali. Attualmente è Dirigente Generale presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ultimamente ha pubblicato presso l’editore Sellerio un ciclo di volumetti dal titolo Il mestiere dell’artista che ripercorrono momenti cruciali della storia della pittura in Italia tra Rinascimento ed Età moderna. Ha ideato l’esposizione Caravaggio alle Scuderie del Quirinale (2010), una delle mostre più visitate in Italia negli ultimi anni, per celebrare il pittore milanese nel IV centenario della morte con una retrospettiva forte di 24 capolavori, posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Di Caravaggio si sono ritrovate nella mostra l'espressione massima del pittore autobiografico, del maestro della luce, dell'inquieto interprete erotico.
Da Milano sono arrivati La cena in Emmaus della Pinacoteca di Brera, affiancata alla versione proveniente dalla National Gallery di Londra e la celeberrima Canestra di frutta che per la prima volta in 4 secoli ha abbandonato la Pinacoteca Ambrosiana.
Da Kansans City The Nelson-Atkins Museum of Art è giunto il San Giovanni Battista. L' Amor vincit omnia è il contributo della Gemäldegalerie di Berlino.
II Baro è volato dal Kimbell Art Museum di Forth Worth. E ancora il suonatore di Liuto dall'Ermitage e i Musici dal Metropolitan di New York.
La Deposizione dei Musei Vaticani ha oltrepassato il Tevere. L'Incoronazione di spine è stata prestata dal Kunsthistorishes Museum di Vienna e la recentemente restaurata e dolcissima Adorazione dei pastori dal Museo Regionale di Messina, L'annunciazione, anch'essa fresca di restauro, dal Musée des Beaux-Arts di Nancy.
Firenze ha contribuito con Amore dormiente dalla Galleria Palatina e il Bacco e il Sacrifico di Isacco dagli Uffizi. Da Napoli il Museo Nazionale di Capodimonte ha fatto arrivare la Flagellazione. Dalla Pinacoteca Capitolina è stato spostato il San Giovanni Battista del 1602, mentre Giuditta che taglia la testa a Oloferne è stato traslocato dalla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, il Ragazzo con la canestra di frutta e l'autobiografico e densissimo Davide con la testa di Golia dalla Galleria Borghese, il Riposo durante la fuga in Egitto dalla Galleria Doria Pamphilj e la Conversione di Saulo dalle private Collezioni Odescalchi.
Il catalogo è tutto giocato sui numeri certi e se si esclude la Cattura di Cristo nell'orto della National Gallery of Ireland di Dublino nulla si concede alle nuove attribuzioni.
Questa è stata la scelta dell'ideatore Claudio Strinati, che ha optato per un criterio rigoroso, sintetico e non antologico.
Di Caravaggio si sono ritrovate nella mostra l'espressione massima del pittore autobiografico, del maestro della luce, dell'inquieto interprete erotico.
Da Milano sono arrivati La cena in Emmaus della Pinacoteca di Brera, affiancata alla versione proveniente dalla National Gallery di Londra e la celeberrima Canestra di frutta che per la prima volta in 4 secoli ha abbandonato la Pinacoteca Ambrosiana.
Da Kansans City The Nelson-Atkins Museum of Art è giunto il San Giovanni Battista. L' Amor vincit omnia è il contributo della Gemäldegalerie di Berlino.
II Baro è volato dal Kimbell Art Museum di Forth Worth. E ancora il suonatore di Liuto dall'Ermitage e i Musici dal Metropolitan di New York.
La Deposizione dei Musei Vaticani ha oltrepassato il Tevere. L'Incoronazione di spine è stata prestata dal Kunsthistorishes Museum di Vienna e la recentemente restaurata e dolcissima Adorazione dei pastori dal Museo Regionale di Messina, L'annunciazione, anch'essa fresca di restauro, dal Musée des Beaux-Arts di Nancy.
Firenze ha contribuito con Amore dormiente dalla Galleria Palatina e il Bacco e il Sacrifico di Isacco dagli Uffizi. Da Napoli il Museo Nazionale di Capodimonte ha fatto arrivare la Flagellazione. Dalla Pinacoteca Capitolina è stato spostato il San Giovanni Battista del 1602, mentre Giuditta che taglia la testa a Oloferne è stato traslocato dalla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, il Ragazzo con la canestra di frutta e l'autobiografico e densissimo Davide con la testa di Golia dalla Galleria Borghese, il Riposo durante la fuga in Egitto dalla Galleria Doria Pamphilj e la Conversione di Saulo dalle private Collezioni Odescalchi.
Il catalogo è tutto giocato sui numeri certi e se si esclude la Cattura di Cristo nell'orto della National Gallery of Ireland di Dublino nulla si concede alle nuove attribuzioni.
Questa è stata la scelta dell'ideatore Claudio Strinati, che ha optato per un criterio rigoroso, sintetico e non antologico.
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