21 dicembre 2009 SERGIO PRETELLI

La Costruzione dell'Europa: un problema complesso ma irrinunciabile

Perche irrinunciabile? Perche l'Europa, forse inconsciamente, ha sempre teso verso l'unità.
Pensate al Medioevo, al Rinascimento, all'llluminismo, al Risorgimento, alla conquista dei diritti dell'uomo e delle regole democratiche.
In tutti quei periodi l'Europa consolida le radici comuni: cristiane e culturali. Con peculiarità specifiche nei vari Stati europei: religiose (ortodosse, protestanti, calviniste ecc. con le influenze trasversali del missionarismo cistercense, benedettino, francescano, domenicano, gesuitico, islamico, ...), artistiche (gotico nordico, gotico fiorito. ..medievale, rinascimentale, fiammingo ), letterarie ( correnti che si influenzano a vicenda, dal sud al nord Europa e viceversa, Russia compresa –Dostoiewski, Tolstoi) teatrale (dal teatro di corte a Shakespeare ...) musicali (dal canto gregoriano alla musica celtica, alla musica operistica. ..) scientifiche (le grandi scuole filosofico-matematiche che prendono slancio dall'incontro con la cultura arabo-islamica), urbanistiche (grandi cattedrali, palazzi reali e nobiliari, piazze). ...politiche ( assolutismo regio, monarchie costituzionali, imperialismo, repubbliche democratiche ).
Le radici comuni non hanno impedito guerre fratricide che hanno raggiunto il culmine nel
novecento con le due grandi guerre mondiali (in realtà europee) del 1914-18 e 1939-45, con milioni di morti. Da questa presa di coscienza, nel 1941 nelle carceri di Ventotene, i prigionieri politici Emesto Rossi, Eugenio Colorni, Altieri Spinelli elaborano un manifesto che costituirà la bibbia politica della costruzione politica democratica dell'Europa (i tentativi precedenti, dinastico-militari, Carlo V, Luigi XIV , Napoleone Bonaparte, Adolf Hitler sono tutti falliti).
Nel secondo dopoguerra, dietro la spinta di W. Churchill, i capi di Stato Schumann, Monnet, Adenauer, De Gasperi elaborarono il progetto della costruzione dell'Europa. Per gradi.
Cominciando dall'economia (trattato di Roma del 1957 Italia, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo ), per arrivare alla moneta unica (trattato di Maastricht 1992 che da vita all'Unione Europea, firmato da 12 capi di Stato che prevede la moneta unica, una politica estera comune, la cooperazione nella giustizia e negli affari interni). L 'Euro entra in vigore nel 2002. Nel 2003 si elabora il testo delle riforme da inserire nella Costituzione europea che dovrà essere ratificata da ogni singolo Stato. Per arrivare alla ratifica di tutti i 27 Stati (molte critiche si sono addensate su questa decisione di affrettare i tempi dell'adesione di Stati impreparati o non in grado di sostenere gli oneri imposti dall'Unione Europea. Infatti molti Stati sono nell'anticamera dell'Euro perche fuori dai parametri di Maastricht. ). Si è dovuto attendere il 2009, con le ultime adesioni di Irlanda (adesione tramite Referendum) e Rep. Ceca (adesione tramite referendum con decisione finale del
capo del governo) per approvare il trattato di Lisbona (2007) della Costituzione europea.
Ultima adesione tribolata in sala d'attesa: la Turchia che è una repubblica islamica. Vi si oppongono pochi Stati, quelli di confine, come la Bulgaria, sottomessa all'impero ottomano dal 1500 ai primi del novecento (1908!) e soprattutto la Francia di Sarkosi. Dimenticando la scelta europea di Ataturk nel 1923, i connotati bizantini di quella cultura e la sua posizione geografica di porta verso l'oriente, importante nell'era della globalizzazione.
Per questo occorre meditare sul sogno del Card. Martini di "un’ Europa che possa tornare a respirare con i suoi due polmoni, quello della tradizione orientale e quello della tradizione occidentale. Un’ Europa la cui unità è proiettata su un orizzonte planetario per sperimentare nuove vie e dimensioni della politica e della società, non solo per se e per il suo benessere, ma per offrirle agli altri continenti e al mondo (Cina, India. USA) come vie praticabili e utili a una convivenza più umana e pacifica.

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