Paolo Ercolani (Roma, 1972). Allievo di Domenico Losurdo, svolge attività di ricerca ed insegna materie filosofiche e sociologiche presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”. Da anni si occupa di storia contemporanea, di confronto tra le principali tradizioni filosofico-politiche e di teoria dei nuovi media. E’ autore di volumi che hanno suscitato un vivace dibattito in ambito nazionale e internazionale su Hayek (“Il Novecento negato”), su Tocqueville (“Un ateo liberale”) e sull’età di Internet (“System Error. La morte dell’uomo nell’era dei media”), oltre a numerosissimi saggi sulle principali riviste scientifiche di ambito filosofico. E’ iscritto all’Ordine nazionale dei giornalisti ed è redattore di “Critica liberale” e “Critica marxista”. E’ di ritorno da un tour nelle principali Università europee in cui ha avuto modo di confrontarsi con alcuni dei massimi studiosi sulla nuova epoca aperta dalla nascita della “Società in Rete”. Il suo ultimo libro dal titolo "L'ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno costruendo una civiltà post-umana", con la prefazione di Umberto Galimberti, oltre che in ambito locale, è stato presentato anche in città quali Roma, Torino, Genova e Cesena, accendendo il dibattito, sulla stampa nazionale e fra i lettori. «La nostra è l’epoca in cui grazie a Internet ci sentiamo onnipotenti – scrive Paolo Ercolani – pensiamo di essere informati su tutto ma non sappiamo nulla, conosciamo migliaia di persone con cui siamo in relazione virtuale, ma rimanendo di fatto nel chiuso della nostra stanza, davanti a uno schermo piatto che ci offre una vita fittizia. Lasciando così ai poteri forti campo libero per fare quello che vogliono nella vita reale. Una vita reale da cui siamo fuggiti per rifugiarci nel virtuale, come una volta ci rifugiavamo nella televisione o nella speranza in un Aldilà».
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