Diplomata in pittura all'Accademia di Belle Arti di Urbino nel 1980 intraprende la sua carriera di pittrice iperrealista del paesaggio urbinate. Nel 1989 inizia una ricerca nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino per il recupero di antiche rose dimenticate, alcune delle quali in pericolo di estinzione. Su questo tema organizza due convegni internazionali per fare il punto in Italia. Il progetto, ancora in itinere, ha visto il recupero di centinaia di rose messe a dimora in un grande giardino museo - Il giardino delle rose perdute - ubicato su una collina proprio di fronte a Urbino. Nel 2004 realizza, insieme al regista romano Marco Perrotta, un cortometraggio sulla sua storia di cacciatrice di rose, "Un nome per la rosa". Sempre insieme al Perrotta, l'anno successivo realizza un mediometraggio, "La notte del Concerto", la storia romanzata sulla chiusura del teatrino di Sant'Agata Feltria, uno dei più belli e piccoli teatri marchigiani. Nell' Ottobre 2007, mentre sta completando un video pubblicitario per una country house, scatta una foto molto panoramica sul paesaggio che le restituisce la collina che sta dietro Federico da Montefeltro nel dittico di Piero della Francesca. La scoperta ha un riscontro nazionale e viene accolta nelle pagine de La Repubblica.
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