di Gabriele Baldelli
abstract - Nel 2005 un
gruppo di tracce anulari scure nella vegetazione è stato osservato per la prima
volta sul fotogramma di un volo aereo di oltre cinque anni prima.
La zona era
ad est di Cagli, frazione Acquaviva, presso la Torraccia. Ai fini della tutela
del sito nel 2009 la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche
commissionò la ricerca e lo studio di tutte le fotografie aeree reperibili per
quella zona, la trasposizione sulla Carta
Tecnica Regionale delle tracce rilevate con tale studio e l’esecuzione di
alcuni primi saggi di scavo. L’analisi aerofotografica ha consentito la
scoperta di un palinsesto idrografico in parte diverso dall’attuale e la
presenza di gruppi di tracce anulari anche in due altre zone non lontane dalla
prima individuata.
Lo scavo nella zona presso la Torraccia, effettuato alla fine dello stesso 2009, fu limitato per ragioni economiche a due soli circoli (A e B). Questi si sono confermati dei fossati, con all’interno però non le tombe che ci si aspettava, ma nel primo caso le buche di palo di una grande capanna rettangolare a fondo absidato, databile fra prima età del ferro e VII sec. a.C., e nel secondo caso la fondazione di una casa a pianta quadrata, originariamente coperta da rozze tegole e databile al VI-V sec. a.C.
Il complesso e importante insediamento, a cui si possono riferire anche alcune tombe di IV sec. a.C. rinvenute in passato, era forse collegato al non lontano luogo di culto, testimoniato dal noto ripostiglio di bronzi votivi di Coltona, del quale – una volta correttamente indagato - potrebbe pareggiare l’importanza.
Aerofotogramma che evidenzia i cerchi che hanno portato ai saggi di scavo del 2009. |
Lo scavo nella zona presso la Torraccia, effettuato alla fine dello stesso 2009, fu limitato per ragioni economiche a due soli circoli (A e B). Questi si sono confermati dei fossati, con all’interno però non le tombe che ci si aspettava, ma nel primo caso le buche di palo di una grande capanna rettangolare a fondo absidato, databile fra prima età del ferro e VII sec. a.C., e nel secondo caso la fondazione di una casa a pianta quadrata, originariamente coperta da rozze tegole e databile al VI-V sec. a.C.
Il complesso e importante insediamento, a cui si possono riferire anche alcune tombe di IV sec. a.C. rinvenute in passato, era forse collegato al non lontano luogo di culto, testimoniato dal noto ripostiglio di bronzi votivi di Coltona, del quale – una volta correttamente indagato - potrebbe pareggiare l’importanza.
I bronzetti di Coltona conservati presso il Museo Archeologico di Ancona |
Scavo del 2009 con la capanna absidata. |
Scavo del 2009 con la casa a pianta quadrata. |
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