Michela MILETTO

E' entrata a far parte dell'UNESCO nel 2008 come vice coordinatore del Programma UN World Water Assessment (UN WWAP - Programma Mondiale di Gestione dell'Acqua) di cui è stata coordinatore ad interim negli anni 2014-2015.
Michela, con un background geologico, è stata coinvolta negli ultimi 20 anni nella valutazione, nello sviluppo e nella gestione delle risorse idriche, e ha lavorato anche in energia geotermica e ambiente. La sua esperienza lavorativa nell'assistenza tecnica comprende l'implementazione di progetti in varie regioni del Mediterraneo, del Centro e del Sud America e dei Caraibi, dell'Africa Orientale e della Cina, degli Stati Uniti e dell'Europa.
Michela Miletto, originaria dell'Italia, è entrata a far parte del WWAP presso la Segreteria Generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (OAS) a Washington DC, dove dal 2002 lavora come Senior Specialist per le risorse idriche. Durante la sua carica presso l'OAS, le sue attività si sono concentrate sulla gestione delle acque sotterranee, l'inquinamento delle acque e l'esplorazione e lo sviluppo di risorse energetiche rinnovabili e geotermiche. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di professore associato per 8 anni presso il Dipartimento di Scienze della Terra presso l'Università di Torino, in Italia.
Dall'inizio della sua nomina a vice coordinatore all'UNESCO WWAP, Segretariato che ha sede a Villa Colombella di Perugia, la signora Miletto si è trasferita da Washington DC a Perugia e li ha sempre promosso varie attività di genere ( GdL Water & Women). In particolare ha curato l'integrazione di genere di tutti i prodotti e le pubblicazioni di WWAP, tra cui la creazione di un gruppo di consulenza di genere per la revisione critica dei Rapporti Annuali mondiali sull' Aqua. Sotto la sua direzione come Coordinatore a.i. nel 2013-2014 ha implementato il progetto finanziato dall'Italia sulla raccolta di dati disaggregati e identificativi degli indicatori. Attualmente è coinvolta nella raccolta di fondi per attuare progetti pilota nelle regioni, in particolare in Africa, sull'acqua e sul sesso, lo sviluppo delle capacità, in particolare sulle valutazioni regionali e nazionali sullo stato, l'uso e la gestione delle risorse idriche.

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